L’angolo del fitness, episodio 22 – Nutrigenetica e Nutrigenomica

di Marco Colciaghi

La Nutrigenetica è la scienza che studia le piccole variazioni genetiche che ci sono nel singolo gene e nelle regioni tra i geni ed esplora il rapporto tra queste variazioni e nutrienti. L’assetto dei geni può condizionare, sul piano della salute, la risposta ai nutrienti. Infatti, la risposta dell’organismo ai nutrienti può essere molto diversa tra una persona e l’altra. Sono proprio questi polimorfismi a causare risposte variabili dei singoli soggetti a specifici nutrienti negli alimenti (esempio diversa sensibilità ai carboidrati raffinati e integrali, all’assorbimento dei grassi e alla loro demolizione, ecc).

La Nutrigenomica esplora la relazione tra nutrienti e genoma e come il nutriente possa intervenire sul DNA nella sua espressione genica, cambiando la lettura del codice genetico, silenziando o attivando la trascrizione di alcuni geni.

È possibile correggere un dato profilo di trascrizione genica con un’alimentazione ottimale?

Si parla di nutrizione “molecolare”; tramite gli alimenti, noi ingeriamo molecole e queste possono stimolare o silenziare alcuni geni, con conseguenze positive “omeostatiche” o di “disregolazione” che potranno influenzare la nostra salute.

Cosa sono i polimorfismi genetici e cosa ci possono dire?

Il DNA umano è identico al 99,9%; solo lo 0,1% differisce per variazioni genetiche puntiformi (polimorfismi) delle quali gli SNP (Single-Nucleotide-Polymorphism) sono le più frequenti. Sono le variazioni genetiche che rendono l’individuo unico! Ogni individuo possiede circa 4 milioni di SNP. La maggior parte di queste variazioni non hanno effetto (o non si conosce ad oggi l’effetto) e sono, quindi, “neutrali”. Altre, però, ci possono dare delle informazioni utili per adottare uno stile di vita più adatto alle nostre esigenze.

DNA e nutrizione, metabolismo e performance atletica

Studi epidemiologici di associazione genome-wide hanno permesso di individuare un’associazione tra alcune variazioni geniche ed alcune caratteristiche metaboliche, a titolo esemplificativo, una maggiore:

• Sensibilità ai carboidrati raffinati

• Sensibilità all’assorbimento dei grassi

• Difficoltà a bruciare i grassi

• Sensibilità o intolleranze a specifiche sostanze (es., lattosio, caffeina, alcol)

Similmente, vi sono delle associazioni tra variazioni geniche ed alcune caratteristiche dell’apparato muscolo-scheletrico e della performance atletica, a titolo esemplificativo:

• Predisposizione a sport di potenza o di resistenza

• Tendenza alla lassità articolare

• Tendenza alla lesione muscolare

• Suscettibilità ai crampi muscolari

• Suscettibilità alla debolezza tendinea

DNA e malattie cronico-degenerative

Gli stessi studi epidemiologici hanno individuato un’associazione tra alcune variazioni geniche puntiformi ed alcune malattie complesse comuni quali le cronico-degenerative legate all’invecchiamento, ad esempio:

• Insulino-resistenza, diabete e sindrome metabolica

• Sovrappeso e obesità

• Malattie cardiovascolari, ipertensione, osteoporosi, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ecc.

Anche la valutazione della predisposizione ad una barriera antiossidante endogena poco efficace (o più efficace) o ad una suscettibilità a produrre più molecole infiammatoriee meno antinfiammatorie è importante nell’ambito della medicina preventiva in considerazione che stress ossidativo ed infiammazione sono alla base dell’invecchiamento e delle malattie cronico-degenerative ad esso correlate.

Il test nutrigenetico

Il test nutrigenetico indaga soprattutto la presenza di piccole varianti puntiformi, dei singoli geni e delle zone tra i geni (cosiddetti SNP: single-nucleotide polymorphism). Queste variazioni possono spiegare molte differenze individuali; ad esempio differenze nell’assimilazione di alcuni nutrienti, nella risposta al regime alimentare per la perdita di peso, nella tendenza al sovrappeso. Non solo, l’analisi di queste varianti può anche dare informazioni su un maggior rischio, rispetto alla media della popolazione generale, all’insorgenza di malattie complesse, come alcune patologie cronico-degenerative legate ai processi dell’invecchiamento (es., insulino-resistenza, diabete e sindrome metabolica, sovrappeso e obesità, malattie cardiovascolari, ipertensione, osteoporosi, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ecc,.).

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