Governo sul popolo 

di Dario Famà

In tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”. Siamo nel marzo 2023: è appena sbocciata la torrida primavera tipica del nuovo scenario climatico mondiale. 

In un’atmosfera di soffocante caldo e di arida siccità, il Bel Paese si trova in balia delle emergenze più scottanti della sua storia. Ma su questo il nostro sommo e assolutamente non fascista governo ha agito subito: l’Italia e la civilissima Polonia hanno giocato un ruolo fondamentale nel rinviare l’obbligo di immettere sul mercato europeo solo auto e furgoni a zero emissioni a partire dal 2035.  

La promessa di combattere le odiose lobby e di restituire dignità agli italiani è stata, ancora una volta, disattesa.  

Si tratta di una svista, certamente non voluta, di chi dovrebbe rappresentare gli interessi di tutti i cittadini italici (compreso quell’italiano su 3 che ha boicottato l’appuntamento elettorale). Il dubbio, però, sorge anche ad un italiano poco attento come me. 

La propaganda spiccia e scevra di idee e progetti seri su cui investire per il futuro del Paese si può, infatti, ripercuotere contro gli stessi governanti che, dopo aver urlato a squarciagola e aver promesso Narnia agli elettori, non riescono a mantenere la parola data. 

A più di tre anni di distanza dal video fantozziano girato ad una pompa di benzina, in cui era stata ribadita la volontà di tagliare le accise (stesso errore commesso dal bullizzato compagno di merende Matteo Salvini), la decisione di non rinnovare l’impegno preso dall’esecutivo precedente ha destato scalpore e proteste.  

Non solo, la Premier aveva inserito tale punto nel programma elettorale del suo partito. Insomma, un vero e proprio autogol. Chiariamoci: la Meloni non è la prima e non sarà l’ultima a fare della menzogna una seconda pelle. 

Ultima, ma non per bestialità, è il solenne giuramento della donna, madre, cristiana e soprattutto fedifraga Giorgia di: “tutelare i diritti del superbonus e migliorare le agevolazioni edilizie”.  

Non ci crederete, ma poco più di un mese fa i difensori del popolo, ora al governo, hanno letteralmente distrutto ciò che avevano giurato di proteggere. A tal proposito, è stata decretata la fine della concessione dei bonus.  

Nel gran film diretto da Christopher Nolan “Il cavaliere oscuro”, il supereroe Batman pronuncia la seguente frase, che diventerà cult: “O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo. Io posso fare queste cose, perché non sono un eroe”.  

Ora la domanda che dobbiamo farci è solo una: “Giorgia Meloni è o non è un eroe?” 

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