La degenerazione del nostro Paese

Quella di Ignazio La Russa non è l’ennesimo scivolone, ma una visione ben precisa di società

di Simone Gioia

Ma davvero c’è chi si meraviglia e si sente indignato rispetto alle ultime dichiarazioni di Ignazio Benito La Russa, seconda carica dello Stato? Davvero c’è chi pensa che quella del Presidente del Senato sia una gaffe? Intervistato da Francesca Fagnani, a Belve su Rai 2, La Russa ha precisa domanda sulla possibilità di avere un figlio gay ha risposto così: “Accetterei con dispiacere la notizia. Perché credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli. Ma se non succede, pazienza. Non mi somiglierebbe. Come se fosse milanista”. Naturalmente queste dichiarazioni hanno scaturito l’indignazione sui social di chi non la pensa – “fortunatamente” – così e dell’opposizione politica, soprattutto perché Ignazio La Russa è il Presidente del Senato, non un politico qualunque.

Ma di sicuro non ha indignato chi scrive, perché quella del fondatore di Fratelli d’Italia non è una gaffe, ma una visione ben precisa e retrograda di società. E facciamola finita con l’idea che chi crede che ci sia “altro” al di fuori di una famiglia tradizionale sia di sinistra, progressista o radical chic. Semplicemente penso che sia evoluto, perché a un’evoluzione del Mondo, della tecnologia, debba esserci anche un’evoluzione della cultura di una società (soprattutto di una democrazia occidentale che si definisce “moderna”). Prima il busto di Mussolini, poi le polemiche sul 25 aprile e ora quella sui figli omosessuali: La Russa incarna il pensiero di una destra che di moderno non ha nulla. Ed è bene anche accettarlo e chiedersi perché oggi quell’idea di società è maggioritaria nel Paese. Sì, perché chi ha votato Fratelli d’Italia probabilmente la pensa proprio come Benito Ignazio La Russa. Se non su tutto, sicuramente su buona parte del programma elettorale e della visione di società di Giorgia Meloni. Provate a porre la stessa domanda a tutti i militanti di Fratelli d’Italia: l’esito sarebbe certamente scontato.

Certo, dispiace sentire determinate affermazioni da un uomo di Stato così importante, ma bisogna anche chiedersi perché si è arrivati a questo punto. E poi tornare, una volta trovate le risposte giuste. Per ora non si può fare altro che accettare. Che non vuol dire rassegnarsi: quello mai, perché alla degenerazione di un Paese non si può e non ci si deve rassegnare.

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Pubblicato da Simone Gioia

Simone Gioia

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