Si scrive Isabella, si legge futuro

di Pasquale Zaccaro

E’ di sinistra, ha esperienza, è intraprendente, è coraggiosa, ha appeal, è concreta, è green davvero ed in maniera intelligente, non in maniera ideologica. Guarda al futuro, amministra il presente come tale. Conosce il territorio, parla con la gente tutto l’anno, non soltanto durante la campagna elettorale. Non vende fumo, non porta bandiere. E’ indipendente. Si confronta con le persone. Spiega la sua visione, i suoi progetti e ascolta davvero i cittadini. E’ Isabella Conti, Sindaca di San Lazzaro Di Savena, ridente cittadina facente parte dell’Area Metropolitana di Bologna.

La sua esperienza amministrativa iniziò col botto, quando da giovane amministratrice neo eletta, nel 2014, dovette affrontare l’ormai nota questione conosciuta come “la colata di Idice”. Il tentativo di cementificazione di una vasta area verde a cui la Sindaca diede uno stop, senza cedere ai tentativi di persuasione, da parte di chi aveva interessi nella realizzazione di quelle opere. Una questione che si è portata dietro uno strascico giudiziario terminato soltanto nelle ultime settimane e che ha portato la ragione dalla parte della Sindaca Isabella Conti.

All’epoca dei fatti, con la sua determinazione, con la sua convinzione, con la sua coerenza, Isabella Conti vide farsi il vuoto attorno. Il Partito, a livello locale, le riservò un silenzio assordante. Nessun sostegno. Anzi, ci fu chi le consigliò di lasciare fare l’opera. Non c’è molto da aggiungere. L’unico sostegno politico arrivò dalla Segreteria Nazionale. Per fortuna la caparbia e la determinazione della Sindaca ebbero la meglio, seppur andasse incontro ad una stagione davvero difficile da affrontare.

Gli anni di Amministrazione Conti hanno segnato in maniera profondamente positiva la città di San Lazzaro. Già famosa per essere stata la prima Sindaca ad instaurare i nidi gratuiti per tutti, ha fatto conoscere, nel tempo, un welfare moderno ed efficace, un modo di amministrare concreto, come davvero serve fare quando si fa il Sindaco. Una politica rivolta molto alle famiglie ed in particolare al sostegno ed all’inclusione delle donne nel mondo del lavoro. La realizzazione di nuovi servizi rivolti alla comunità. Una politica ambientalista che sa guardare al domani della società. Ed ancora, più nello specifico, ricordiamo: la riqualificazione degli spazi pubblici e dei parchi, il piano casa, la fiera del Lavoro, il lavoro fatto sulla ludopatia e la relativa chiusura delle sale slot. Lascia, altresì, una serie di progetti per la città, già programmati e soltanto da realizzare. Questa, a grandi linee, è stata ed è Isabella Conti per San Lazzaro. Una donna, amante della propria comunità, divenuta prima cittadina, lasciando il segno.

Oggi, Isabella Conti, si candida alle primarie del centrosinistra per vincere e per poi avere la possibilità di guidare la città felsinea verso una svolta epocale. Bologna con la sua storia è un esempio virtuoso per molte città italiane ed europee. Allo stesso tempo, però, necessita di un cambio di passo ma anche di un cambio visione, di un cambio del modo di intendere la società del futuro, di una prospettiva nuova. Sappiamo bene come, nella partita per il futuro, l’Italia abbia delle peculiarità da valorizzare e da far rendere al meglio. Le grandi città, tra cui la stessa Bologna, devono avere una visione ampia e proiettata fuori dal contesto nazionale o addirittura provinciale. Per questo ci vogliono amministratori capaci, con visione e con la forza ed il coraggio di rompere gli schemi della vecchia politica e del vecchio concetto di amministrazione. Bisogna creare una città competitiva e che sappia attrarre investimenti ed eccellenze professionali. Non si può pensare ad una città concettualmente non al passo con il presente. Per cui i cittadini bolognesi dovrebbero divincolarsi da un modo sistemico ed ovviamente inefficace di scegliere i propri amministratori e dovrebbero affidarsi alla concretezza, ai programmi, all’affidabilità di chi ha dimostrato di saper governare e di saper dare una prospettiva alla cittadinanza. Il voto non è una tessera di partito, non deve essere il mantenimento dello status quo, non deve essere la paura di alcuni, necessari, cambiamenti. Per tutto ciò Isabella Conti si presenta come la candidata ideale. Princìpi saldi ed inattaccabili ma sguardo rivolto al futuro. Senza paura. Nessun apparato a sostegno se non i cittadini, le organizzazioni di vario tipo ed i diversi esponenti politici, ma non solo politici, che stanno palesando la propria preferenza per Isabella. La sfida alle primarie del 20 giugno è aperta. Più che mai. Il Partito Democratico presenta il solito candidato della ditta, grigio, allineato al sistema di potere locale. Un candidato sostenuto dalle corporazioni solite. Il solito unico obbiettivo è quello di conservare l’esistente senza cambiare, aggiungere o migliorare nulla. Senza anima, senza visione, anche Bologna è destinata all’emarginazione dal futuro di un’Europa che cresce, si sviluppa, evolve.

La partita è in mano ai bolognesi. La proposta politica c’è. L’alternativa ad un modo soporifero di gestire la città e di guardare al futuro esiste. Si chiama Isabella Conti. Chi condivide questa visione, chi ha passione, chi ama Bologna, sicuramente è già orientato verso questa scelta competente e vincente, per la città.

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